Museo Teatrale "Carlo Schmidl"

Nato nel dicembre del 1924 per volontà dell’editore musicale, commerciante di musica e collezionista Carlo Schmidl (1859-1943), il Civico Museo Teatrale documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal ’700 ad oggi, attraverso manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, quadri, dipinti, strumenti musicali, oggettistica, fondi archivistici e manoscritti autografi.
Ospitato nello storico edificio del Teatro Verdi dal 1924 al 1991 e successivamente al primo piano di Palazzo Morpurgo (Via Imbriani 5), il Museo ha trovato definitiva collocazione sul Canal Grande, nella prestigiosa sede di Palazzo Gopcevic, edificio fatto costruire da Spiridione Gopcevic nel 1850 e realizzato dall’architetto Giovanni Berlam.

La duplice anima del Museo (esposizione e centro di documentazione) si riflette nell’articolazione degli spazi all’interno del Palazzo. Il primo piano, con i suoi pavimenti splendidamente intarsiati ed i suoi soffitti riccamente decorati, offre un percorso espositivo dedicato alla storia degli edifici teatrali ed ai protagonisti della musica e dello spettacolo a Trieste lungo un arco di oltre due secoli. Una significativa sezione dell’esposizione è dedicata alla raccolta di strumenti musicali, europei ed extraeuropei, ed alla fedele ricostruzione del laboratorio del liutaio triestino Francesco Zapelli. L’esposizione di strumenti musicali, con particolare attenzione a quelli meccanici, procede al secondo piano del palazzo, dove trovano collocazione anche gli spazi dedicati alla memoria di Giorgio Strehler (di cui il Museo custodisce l’archivio personale) ed i servizi di documentazione e consultazione.

I percorsi di visita e di ricerca si snodano dunque all’interno della ricca rete di testimonianze che costituiscono un patrimonio in continua quotidiana espansione.
Alla collezione di dipinti (prevalentemente ritratti di attori e musicisti), si affiancano stampe riguardanti artisti e luoghi teatrali, nonché il fondo di bozzetti di scene e costumi per opere, operette e spettacoli di prosa nei teatri triestini. Numerosi sono i cimeli: oggetti appartenuti ad artisti, costumi teatrali e gioielli di scena (tra le più recenti e significative acquisizioni figurano i costumi appartenuti al grande mezzosoprano triestino Fedora Barbieri), e altre figure del teatro, pupazzi, marionette e burattini. Il medagliere è costituito da circa un migliaio di pezzi, con alcuni esemplari risalenti al XVIII secolo.
Di rilevanza internazionale, per entità e dimensioni, sono i fondi librari ed archivistici del Museo. Costituita da circa 100.000 pezzi e specializzata in musica e spettacolo, la biblioteca è dotata di una sezione di libretti d’opera e di un ricco fondo musicale. La vita musicale triestina del Novecento è documentata in particolare dal Fondo Giulio Viozzi e dal Fondo Luigi Toffolo. L’emeroteca comprende un centinaio di riviste riguardanti il teatro musicale, quello di prosa e il balletto, ma anche temi di carattere più generale. La fototeca consta di oltre 50.000 pezzi.Tra i fondi archivistici (oltre 4.000 cartolari d’archivio), sono da segnalare l’Archivio Schmidl, quelli del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia (1954-2000), del Teatro Verdi (1798-2000) e del Premio Musicale “Città di Trieste”. Vi sono poi archivi di società teatrali (Fondazione Istituto d’Arte Drammatica di Trieste – I.D.A.D.) e di privati ed artisti (Giorgio Strehler, Giulio Viozzi, Dario Daris e John Gualiani), nonché materiali archivistici relativi a Teatri scomparsi quali l’Armonia, il Filodrammatico, il Mauroner ed il Fenice.

Tra i manoscritti autografi (circa 30.000 pezzi) risultano di grande interesse alcune lettere e cartoline autografe di Giacomo Puccini e di Giuseppe Verdi. Il Fondo Chapowalenko conserva l’epistolario tra Serge Lifar, Romola Njinski e Harald Kreutzberg.La raccolta di manifesti e programmi, composta di circa 90.000 pezzi, non riguarda soltanto i teatri triestini: vi si trovano infatti anche manifesti di altri teatri nazionali ed esteri, alcuni dei quali risalenti alla fine del secolo XVIII. Le attività del Teatro Verdi sono documentate in modo puntuale. La raccolta prende poi in considerazione tutti i teatri storici triestini, dall’Armonia al Filodrammatico, dal Mauroner al Corti ed al Politeama Rossetti.
La vita e l’attività di teatri ed artisti sono inoltre rappresentate nella banca dati cartacea e nelle oltre 600 scatole d’archivio contenenti rassegne stampa ed altra documentazione.
Nata nel 1985 e costituita di oltre 20.000 pezzi, la mediateca comprende il lascito del farmacista Riccardo Gmeiner (1905-1984) cui la sezione è intitolata, oltre a preesistenti fondi discografici e successive acquisizioni.

Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”
Via Rossini 4
Tel. 040 675 4068 (Biglietteria) - 040 675 4072 (Biblioteca, Archivio e Centro di documentazione)
Fax 040 675 4030

Orari e biglietti: informazioni aggiornate qui




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