Torna in uso il nome "Civico Museo d'Antichità" con l'intitolazione a J.J. Winckelmann
In occasione del 250.mo anniversario della morte dello studioso tedesco J.J. Winckelmann, morto assassinato a Trieste l’8 giugno 1768, il Comune di Trieste, con una cerimonia ufficiale ha deciso di recuperare l’antica e originaria denominazione di Museo d’Antichità per quello che per più di un secolo è stato il Civico Museo di Storia ed Arte – Orto Lapidario. Contemporaneamente di dedicarlo alla memoria dello stesso Winckelmann, di cui custodisce il cenotafio neoclassico. Questa di San Giusto è la più antica istituzione museale della città: nata già all’inizio dell’Ottocento nella mente del procuratore civico e grande studioso, Domenico Rossetti. Egli, desideroso di onorare l’antiquario tedesco, quasi per espiare la colpa cittadina del brutale omicidio, riuscì a fargli erigere un monumento, che nel 1833 venne posto davanti alla Cattedrale, nell’area dell’allora dismesso cimitero cattolico (traslato in quello nuovo di Sant’Anna otto anni prima). Intorno al monumento vennero raccolte