Sessant'anni di teatro di prosa a Trieste

Il 22 dicembre del 1954, a poche settimane dal ricongiungimento di Trieste all’Italia (avvenuto il 26 novembre), il sipario del Teatro Nuovo di Via Giustiniano si apriva sulla prima di una lunga serie di produzioni del neo-costituito Teatro Stabile di Prosa di Trieste
In scena, «La donna di garbo» di Carlo Goldoni, con una straordinaria Laura Solari nel ruolo della protagonista. Era l’avvio di un’avventura teatrale destinata ad attraversare senza soluzione di continuità gli ultimi sessant’anni di storia culturale cittadina.
A ricordare quell’evento, e a ripercorrere quell’avventura, il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” festeggia dunque questo sessantesimo compleanno assieme al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ed in collaborazione con la Sede Regionale della RAI per il Friuli Venezia Giulia. La mostra, che si integra con il percorso espositivo permanente del Museo, è interamente dedicata a questi sessant’anni di vita e produzione teatrale dello Stabile, in un itinerario cronologico – fatto di locandine, fotografie e documenti – scandito dalla presenza dei massimi protagonisti del teatro italiano del secondo Novecento. 
A partire dalla ripresa televisiva di quella produzione della «Donna di garbo» e da una selezione di documenti video, si scorre così l’impressionante numero di produzioni ed ospitalità del Teatro Stabile, dagli anni di programmazione al Teatro Nuovo di Via Giustiniano (1954-1962), al trasferimento all’Auditorium di Via Tor Bandena (dalla stagione 1962-63 e fino al 1984), alla ‘nuova casa’ rappresentata dal rinato Politeama Rossetti, a seguito del restauro del 1969.
Artefice della mostra è un gruppo di lavoro di dipendenti e collaboratori del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, costituito da Letizia Ciriello, Elisabetta Buffulini, Marino Ierman, Boris Juretic, Emilio Medici e Cristina Zacchigna, sotto la direzione di Maria Masau Dan, con il coordinamento di Stefano Bianchi, la collaborazione di Annalisa Sandri, il progetto grafico e di allestimento di Lorenzo Michelli.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 1 marzo, tutti i giorni (ad eccezione del lunedì) con orario 10-17. La visita è compresa nel normale biglietto di ingresso al Museo Teatrale: intero euro 4,00; ridotto euro 3,00; gratuito per i bambini fino a sei anni non compiuti.

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