Capolavori istriani: nuovo allestimento al Museo Sartorio



Si è inaugurato ieri, lunedì 16 dicembre, alla presenza dell'assessore alla cultura del Comune di Trieste, Franco Miracco, del Soprintendente ai beni artistici, storici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia Luca Caburlotto, della direttrice dei Civici Musei di storia ed arte e Museo Revoltella Maria Masau Dan, il nuovo allestimento della Pinacoteca Sartorio, dove hanno trovato nuova sistemazione i 21 pezzi di proprietà statale ospitati dal 2006 in questo museo.
Sono intervenuti anche Maria Chiara Cadore, storica dell'arte della Soprintendenza, Lorenza Resciniti, conservatore del museo e Luka Juri, direttore del Museo regionale di Capodistria, che ha rivolto ai presenti un saluto. Fotografie di Marino Ierman.
Il nuovo allestimento al piano terra della villa Sartorio

La storia di questa collezione è abbastanza complessa. Nel giugno 2005 è stata inaugurata al Museo Revoltella di Trieste, alla presenza dell’allora Ministro per i beni e le attività culturali Rocco Buttiglione, la mostra “Histria: da Paolo Veneziano a Tiepolo” in cui veniva presentato per la prima volta al pubblico il prezioso corpus di 15 dipinti e 6 sculture riparati dai territori dell’Istria durante la seconda guerra mondiale e trasportati, prima in Friuli, e poi, dal 1948 a Roma. Collocati in origine nelle chiese e in alcuni palazzi di Pirano, Portorose, Cittanova e Capodistria già all’inizio del secolo erano in parte già stati trasferiti in altre sedi.
“Riscoperti” nel 2002 da Vittorio Sgarbi, che era Sottosegretario ai Beni culturali, furono sottoposti per alcuni anni (dal 2003 al 2005) a un accuratissimo restauro, e nel contempo studiati a fondo da parte degli storici dell’arte delle Soprintendenze di Trieste e Roma che li pubblicarono poi in un ampio catalogo curato da Francesca Castellani e Paolo Casadio. La mostra al Revoltella fu realizzata con il sostegno finanziario dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Dopo la chiusura della mostra, nel 2006, il Ministero per i beni culturali, che riteneva opportuna la presenza delle opere a Trieste, anche per favorirne la fruizione da parte della popolazione residente attualmente nelle località da cui le opere provengono, e, in attesa della collocazione in un museo statale, ovvero la Galleria d’arte antica, decise di darle temporaneamente in consegna al Comune di Trieste e ne fissò la collocazione al Museo Sartorio di Largo Papa Giovanni XXIII 1, in una galleria ricavata nel sottosuolo della villa sette-ottocentesca che è sede del museo e dotata di tutte le misure di sicurezza e di climatizzazione.

L'allestimento originario nel sotterraneo della Villa Sartorio

Nel tempo, tuttavia, la situazione ambientale di questa soluzione espositiva ha rivelato qualche problema di stabilità per cui, in presenza di sbalzi nei livelli di umidità dei locali, determinati anche dalle peggiorate condizioni meteorologiche degli ultimi anni, l’attuale direzione dei Musei civici di storia ed arte ha deciso di proporre alla Soprintendenza per i Beni artistici, storici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia lo spostamento delle opere nelle quattro sale del piano terra della villa che ospitavano la collezione di ceramiche.

L'allestimento originario nel sotterraneo della Villa Sartorio

Ottenuta l’autorizzazione ministeriale, si è provveduto a rimuovere questa collezione (che sarà riallestita in gennaio nel vano che fino ad ora era riservato ai dipinti e alle sculture provenienti dall’Istria) e si è messo a punto un nuovo allestimento, dove le opere non solo sono meglio controllate per quanto concerne temperatura e umidità, ma sono certamente più valorizzate, come meritano autori del valore di Paolo Veneziano, Alvise Vivarini, Vittore Carpaccio, Giambattista Tiepolo, ecc.


Si è messo a punto anche un nuovo sistema di illuminazione che mette in risalto attraverso una fonte fredda a Led la preziosa gamma cromatica di questi dipinti, che era molto meno visibile nella situazione precedente in cui le opere beneficiavano solo di luce diffusa.
Con l’occasione si è iniziato un lavoro di ricognizione della quadreria ospitata nel Museo Sartorio, che comprende alcune centinaia di opere in parte provenienti dall’eredità Sartorio e in parte da altre donazioni. Al secondo piano della villa lunedì si potrà vedere anche la prima delle mostre a rotazione (dedicata alla collezione Sartorio) con cui si vuole mettere in risalto questo patrimonio, che in parte attende di essere ancora catalogato e valorizzato.

Alcune immagini del nuovo allestimento

La prima sala, dedicata al Trecento e al Quattrocento

La Crocifissione di Paolo Veneziano e la Croce dipinta nella nuova sistemazione


Il nuovo allestimento al piano terra della villa Sartorio





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