1913, Trieste a teatro

Trieste a Teatro 1913 è il titolo della mostra realizzata dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” inaugurata sabato 6 luglio 2013 con un doppio appuntamento: alle 18.00. al Teatro Verdi, il maestro Alvise Casellati ha diretto Orchestra e Coro della Fondazione Lirica triestina in un concerto con musiche di Giuseppe Verdi, Amilcare Ponchielli, Gaetano Donizetti e Richard Wagner; a seguire, alle 19.30, nella sede del Museo Teatrale a Palazzo Gopcevich (Via Rossini 4), ha avuto luogo il simbolico ‘taglio del nastro’ della mostra, che si inserisce nel contesto di una più ampia serie di iniziative dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste in tema «Trieste 1913».
«Il 1913 – osserva l’Assessore alla Cultura Franco Miracco – ci si presenta termine fertilissimo del “mondo di ieri” che, in vista delle celebrazioni per il centenario della grande guerra, più che un ritorno al passato si propone come frammento di una stagione culturale triestina, quando questa città è sistematicamente all’avanguardia in ogni campo»
Ecco dunque che anche l’esposizione del Museo Teatrale intende ‘mettere in mostra’ una città - qual era la Trieste del 1913 - animata da una vita teatrale impressionante per quantità, qualità e varietà. Veri cardini della vita sociale e culturale cittadina, il “Verdi” e il “Rossetti”, il “Fenice” e l’“Eden”, la Società Filarmonico Drammatica presso il Ridotto del Teatro Verdi, il Teatro Sloveno all’interno dell’Hotel Balkan e lo Schiller Verein nella sua sede di Palazzo Stratti inanellano una lunga catena di opere e concerti, spettacoli di prosa, di varietà e di circo, nonché di proiezioni cinematografiche.
Al Politeama Rossetti le recite delle compagnie drammatiche di Ruggero Ruggeri ed Emma Gramatica si intersecano con quelle di una grande stagione operistica («Manon» di Massenet, la «Norma» di Bellini ed un tutto Verdi con «Trovatore», «Rigoletto», «Ballo in maschera», «Traviata» e «Aida»), ma anche con i Comizi elettorali del Partito Liberale Nazionale, una trionfale «Serata di poesia dannunziana», una stagione d’operetta, una serie di concerti, le recite della Compagnia di prosa tedesca, la prima mondiale della «Gorgona» di Sem Benelli ed il popolarissimo successo della rivista «L’immenso bibirbissaio», elegante caricatura di persone note, istituzioni e situazioni cittadine dell’epoca…
Al Teatro Verdi riflettori puntati prevalentemente sulla grande lirica. Nei primi mesi dell’anno, sotto la bacchetta di Rodolfo Ferrari, vanno in scena la “nuovissima” «Isabeau» di Pietro Mascagni, la «Louise» di Gustave Charpentier, una ripresa della «Valchiria» wagneriana, «Giulietta e Romeo» di Gounod, il «Barbiere» rossiniano ed ancora il Verdi di «Nabucco» e «Rigoletto». L’autunno scorre nel segno delle recite della Dramatica Compagnia di Roma, diretta da Ugo Farulli. Con Gino Marinuzzi sul podio, una ripresa del Tristano wagneriano e la ‘novità’ per Trieste della pucciniana «Fanciulla del West» danno avvio a dicembre la stagione di carnevale-quaresima 1913-1914, che come terzo titolo proporrà un’altra ‘primizia’ triestina: quella del «Parsifal».
Verdi e Wagner la fanno da padroni, nella ricorrenza del centenario della nascita di entrambi, anche sul versante concertistico, con ‘sontuose’ commemorazioni, tanto al “Verdi” quanto al “Rossetti”.Né appare da meno (per tacere delle sale per capienza ‘minori’) la programmazione del “Fenice”, che alterna la grande prosa, con signori della scena primo-novecentesca quali Ferruccio Benini ed Emilio Zago, con spettacoli di circo, stagioni d’operetta e due mesi di proiezioni cinematografiche. Tra la fine di giugno ed i primi di agosto, alle proiezioni del film «Quo vadis» (due nei giorni feriali e tre nei giorni festivi) assistono quasi cinquantamila spettatori.
La mostra si configura come ideale contenitore per una serie di approfondimenti sulla vita teatrale (e non solo) della Trieste alla vigilia della Grande Guerra, che saranno proposti nell’ambito del calendario estivo della aperture di Musei di Sera, martedì 16 e 23 luglio, 20 e 27 agosto e 3 settembre.
La mostra rimarrà aperta fino al 13 ottobre tutti i giorni con orario 9-19 ad ingresso libero e, in occasione di Musei di Sera, anche dalle 20 alle 23 con biglietto di ingresso al Museo.



 







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