Il 1913 in fotografia. Le risorse della fototeca triestina
Domani, giovedì 18 luglio alle ore 19, si inaugura a sole due settimane di distanza una nuova mostra dedicata al fatidico 1913. Questa volta entrano massicciamente in gioco le testimonianze fotografiche. Il titolo della mostra lo chiarisce subito: "1913. Trieste in fotografia. Immagini dalla Fototeca". L'evento rappresenta una novità anche perché a Palazzo Gopcevich si apre un nuovo spazio espositivo dedicato alla fotografia. Si
tratta della Sala Bazlen che, utilizzata finora solo per conferenze e
spettacoli, diventerà anche il luogo in cui a rotazione verrà presentato il
ricchissimo patrimonio della Fototeca dei Musei civici.
L’occasione è stata offerta dalle manifestazioni che l’assessorato alla cultura vuole dedicare quest’anno alla documentazione sulla Trieste del ’13, l’anno che precede lo scoppio della prima guerra mondiale.
Le immagini della Fototeca possono scandire tutto l’arco dell’anno 1913 che trascorre con un’apparente tranquillità. Le autorità officiano le manifestazioni di rappresentanza, i circoli sia quelli d’impronta politica sia quelli sportivi coinvolgono la cittadinanza nelle numerose attività, il lavoro ferve nel porto, si aprono nuove rotte, si continua a costruire navi da guerra e piroscafi. La città muta grazie ai nuovi edifici, si demolisce, si scava … e c’è chi va a testimoniare e a documentare i cambiamenti.
L’arciduca erditario della famiglia imperiale, Francesco Ferdinando, trascorre con moglie e figli giornate primaverili a Miramare, arriva e riparte in treno, intanto i cieli sono percorsi dallo sfrecciare dell’areo di Gianni Widmer, triestino, come sfrecciano le automobili sull rive così da indurre a regolamentare il traffico, e si inaugura una nuova linea del tram da Piazza Goldoni a San Sabba.
L’evento più importante è a ottobre: si celebra il centenario della nascita di Verdi. Le commemorazioni verdiane toccano il picco domenica 12. Tutta Trieste sembra scendere in strada per celebrare il maestro, ma il cerimoniale previsto non potrà svolgersi come programmato …
La mostra, curata da Claudia Morgan con Adriana Casertano, Elisa Vecchione e lo staff della Fototeca, sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19.
Nell’ambito delle manifestazioni di Musei di sera 2013 a Palazzo Gopcevich si terranno due visite guidate alla mostra a cura di Adriana Casertano ed Elisa Vecchione.
L’occasione è stata offerta dalle manifestazioni che l’assessorato alla cultura vuole dedicare quest’anno alla documentazione sulla Trieste del ’13, l’anno che precede lo scoppio della prima guerra mondiale.
Le immagini della Fototeca possono scandire tutto l’arco dell’anno 1913 che trascorre con un’apparente tranquillità. Le autorità officiano le manifestazioni di rappresentanza, i circoli sia quelli d’impronta politica sia quelli sportivi coinvolgono la cittadinanza nelle numerose attività, il lavoro ferve nel porto, si aprono nuove rotte, si continua a costruire navi da guerra e piroscafi. La città muta grazie ai nuovi edifici, si demolisce, si scava … e c’è chi va a testimoniare e a documentare i cambiamenti.
L’arciduca erditario della famiglia imperiale, Francesco Ferdinando, trascorre con moglie e figli giornate primaverili a Miramare, arriva e riparte in treno, intanto i cieli sono percorsi dallo sfrecciare dell’areo di Gianni Widmer, triestino, come sfrecciano le automobili sull rive così da indurre a regolamentare il traffico, e si inaugura una nuova linea del tram da Piazza Goldoni a San Sabba.
L’evento più importante è a ottobre: si celebra il centenario della nascita di Verdi. Le commemorazioni verdiane toccano il picco domenica 12. Tutta Trieste sembra scendere in strada per celebrare il maestro, ma il cerimoniale previsto non potrà svolgersi come programmato …
La mostra, curata da Claudia Morgan con Adriana Casertano, Elisa Vecchione e lo staff della Fototeca, sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19.
Nell’ambito delle manifestazioni di Musei di sera 2013 a Palazzo Gopcevich si terranno due visite guidate alla mostra a cura di Adriana Casertano ed Elisa Vecchione.
Commenti
Posta un commento