Immagini raccontano. Oggetti d'arte e arredi del Castello di Miramare

Continua il ciclo di incontri intitolato "Interni con figure. I mercoledì della Fototeca & dei Civici Musei di Storia ed Arte". Mercoledì 27 marzo, alle 17.30, (sala “Bobi Bazlen” via Rossini 4, Trieste) la storica dell'arte Stefania Comingio terrà una conversazione sul tema "Immagini raccontano. Oggetti d’arte e arredi del Castello di Miramare."
Partendo dall’analisi di alcuni documenti d’archivio e grazie all’ausilio di foto d’epoca ma anche di immagini odierne, tenterà di ricostruire la storia di alcuni degli oggetti d’arte e di arredamento che l’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo utilizzò per decorare gli ambienti del Castello di Miramare, all’interno del quale confluirono non solo quasi tutti gli arredi di villa Lazarovich, la residenza presa in affitto da Massimiliano sul colle di S. Vito, ma anche quelli provenienti da Milano e da Venezia, città in cui l’arciduca risedette tra il 1857 e il 1859 in qualità di Governatore del Lombardo-Veneto. >>>

Saranno infatti proprio gli anni milanesi a coincidere per Massimiliano d’Asburgo con il periodo più fulgido per l’arricchimento delle sue collezioni d’arte, grazie alla frequentazione delle più rinomate botteghe di antiquari, da cui provengono anche molti degli arredi che decoreranno le sale del Castello di Miramare. A ciò si aggiungono anche alcuni importanti servizi da tavola di rinomate manifatture quali quelle di Herend o Lobmeyr, per citarne solo alcune, fatte appositamente per la residenza triestina dello sfortunato imperatore del Messico.

Stefania Comingio, laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Udine, dal 2001 è dipendente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in servizio presso il Museo Storico del Castello di Miramare, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia.

In questa veste, collabora attivamente alla valorizzazione del patrimonio del Museo Storico del Castello di Miramare concentrandosi in particolare su temi di storia della tecnica artistica, del restauro e della tutela dei beni culturali nell’800, sulla figura di Carlotta del Belgio in veste di pittrice e sul ciclo decorativo di Cesare dell’Acqua per la Sala Storica. Ha al suo attivo numerose sono pubblicazioni, che vertono sugli argomenti citati.

 

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