"Carissime Tatiana e Andra ................

Il 24 gennaio 2013 la Sala Tripcovich di Trieste, per iniziativa del Comune di Trieste e del Museo della Risiera di San Sabba,  ha ospitato un incontro con le sorelle Andra e Tatiana Bucci, che, davanti a una platea attentissima di oltre 600 ragazzi delle scuole medie della regione Friuli Venezia Giulia, hanno parlato della loro terribile esperienza di deportate nel campo di sterminio di Birkenau, vicino ad Auschwitz, quando erano bambine.
Quanto l'incontro sia stato importante per i ragazzi che vi hanno partecipato si può comprendere da questa bellissima lettera inviata alle due sorelle da una classe terza della Scuola Media "G.A. Ascoli" di Gorizia. >>>
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Carissime Andra e Tatiana,
siamo la classe III E della Scuola secondaria di primo grado “G. Isaia Ascoli” di Gorizia.
Vi abbiamo conosciute a Trieste, in Sala Tripcovich, in occasione del Giorno della Memoria: un incontro che ci ha profondamente commossi e ci ha cambiato la vita.

Studiare la Storia su un libro dove l’importante è memorizzare dei dati è molto diverso dall’aver ascoltato cosa vi è successo quando eravate due piccole bambine indifese: grazie a voi abbiamo capito cosa significa essere perseguitate, sopportare situazioni tragiche, soffrire la solitudine, la fame, il freddo, avere paura.
Grazie ai vostri discorsi abbiamo compreso quanto si possa essere forti e resistere in situazioni così tremende.

Ammiriamo molto il vostro coraggio; quando raccontate ciò che vi è accaduto ricordate momenti di profonda sofferenza, che chiunque vorrebbe dimenticare. Voi, invece, continuate a testimoniare gli orrori del Nazismo e non vi pesa rivivere il passato! Vi abbiamo rincontrate a marzo in Risiera di San Sabba (un posto che ci fa rabbrividire solo a nominarlo): siamo rimasti sbalorditi perché nonostante le crudeltà che avete subito in questo terribile luogo, voi avete il coraggio di entrarci a testa alta e testimoniare.
Vi riteniamo due persone veramente forti, perché invece di lasciarvi il peso del vostro vissuto alle spalle e dimenticare quell’inferno, voi insegnate a noi giovani a non ripetere gli errori del passato.

Talvolta ci sembra surreale: come hanno potuto certi uomini macchiarsi delle nefandezze che ci avete raccontato? Che colpe aveva il vostro cuginetto? Tutti noi preferiremmo che tutto ciò non fosse mai accaduto, ma voi fate in modo di educarci a non farlo succedere mai più.

Vi ammiriamo molto e vi ringraziamo per averci insegnato l’importanza del coraggio e l’amore per la vita.

Grazie di cuore, arrivederci

La Classe III E

Gorizia, marzo 2013

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