Consigli per visitare i musei di Trieste in una domenica di (quasi) primavera
Oggi è la terza domenica del 2014 in cui i triestini (nati o residenti), e gli studenti, possono entrare gratuitamente nei musei civici, come ogni seconda domenica del mese.
I musei sono tanti e immaginiamo che chi non li conosce già abbia bisogno di qualche suggerimento. Eccolo!
I musei sono tanti e immaginiamo che chi non li conosce già abbia bisogno di qualche suggerimento. Eccolo!
Prima di tutto un caffè (nel bar che preferite tra Piazza
Unità e Piazza Cavana), poi infilatevi nel Museo
d’arte orientale (via San Sebastiano 1) e al primo piano soffermatevi
con attenzione sulle preziose porcellane della collezione Lokar. Oggi è l’ultimo
giorno utile per visitare la mostra. Prima di uscire, però, salite al secondo
piano per un’occhiata almeno all’onda di Hokusai nella sala delle stampe
giapponesi, e non dimenticate le due salette del pianterreno in cui ancora per
oggi ci sono in mostra le fotografie d’epoca di Cina e Giappone conservate
nella fototeca dei musei civici. Tutto questo dura meno di un’ora. Il museo è
piccolo.
Poi dirigetevi verso piazza Hortis e salite verso Largo Papa
Giovanni. Entrate al Museo Sartorio
e come prima tappa godetevi la bellezza del giardino appena ristrutturato e in
piena rinascita primaverile, poi entrate nella villa e al piano terra troverete
i 21 capolavori provenienti dall’Istria, dalla pittura su tavola di Paolo Veneziano
alla maestosa pala di Tiepolo nel nuovo
allestimento. Visto che siete reduci dalla mostra delle porcellane guardatevi
con attenzione anche quelle presenti nelle sale arredate di casa Sartorio, nei
salotti e sulle tavole imbandite. E per fare un confronto col gotico appena
visto al piano terra, fatevi aprire la sala col Trittico di Santa Chiara. Non
uscite senza avere dato un’occhiata alla Gipsoteca, piena di ritratti di
personaggi storici a partire dal fascinoso Napoleone di Canova. In tutto, al Museo Sartorio, ci vorrà
almeno un’ora e mezza.
Se ridiscendete in piazza Hortis, vi conviene raggiungere il
Museo Revoltella, dove la novità
del mese è la mostra personale di Franko Vecchiet. Ma vale sempre la pena di
fare un giro nella casa baronale anche per fare un confronto con gli interni
dei Sartorio (quale vi piace di più? Vivreste con piacere in queste atmosfere?)
e per ritrovare la grande pittura e scultura dell’Ottocento e del Novecento. Visto che è ancora nell'aria la festa della donna, non perdetevi la "Signora col cane" di De Nittis. Il
quinto piano è chiuso per allestimento (ci sarà una grossa sorpresa alla fine
di marzo) ma al sesto potete salire con l’ascensore e vedere Afro, Vedova, Burri,
Fontana, ma anche un panorama senza confronti sul golfo e sulla città. Anche
qui vi dovrete fermare almeno un’ora e mezza.
Ora potete completare il “giro del lusso” borghese dell’Ottocento
raggiungendo (c’è anche il bus n. 9 che vi porta vicinissimo) il MUSEO MORPURGO
al secondo piano di via Imbriani 7, con un interno raffinato e ricchissimo,
rimasto intatto come quando ci vivevano i proprietari, dove troverete altre
collezioni di porcellane, ma anche mobili, quadri, stampe, suppellettili, ecc. Scendendo
potrete sostare al MUSEO DI STORIA PATRIA che ospita collezioni storiche e di
arti applicate (tra cui una sezione tessile che ospita anche abiti di Anita
Pittoni). Se non vi soffermate troppo,
potrete avere visto quasi tutto in un’ora.
Non distante si trova il MUSEO TEATRALE “SCHMIDL” dove
questa immersione nell’atmosfera della Trieste asburgica si arricchisce di una
mole incredibile di documenti e di spunti sulla vita musicale e teatrale della
città, testimoniata da una collezione di straordinari strumenti musicali, a cui
si affiancano costumi, ritratti, bozzetti, documenti d’archivio, teatri in
miniatura, ecc. esposti al primo e al secondo piano. Per visitarlo bene occorre
più di un’ora, ma si può lasciare una parte, ad esempio il secondo piano, per
una prossima visita.
A questo punto avete esaurito i musei da visitare in
CENTRO e A PIEDI in una mezza giornata.
Se avete voglia di continuare, dovete assolutamente
visitare il CASTELLO con i suoi ambienti medioevali, ma soprattutto nel
sotterraneo, il suo tesoro più prezioso il LAPIDARIO TERGESTINO ricco di “pietre”
antiche che documentano i fasti della Tergeste romana. All’ingresso del Castello,
in una saletta attrezzata anche come sala video, si può vedere una piccola
mostra sugli scavi archeologici fatti in città e il film che ricostruisce la
città romana. A questo punto è d’obbligo visitare il CIVICO MUSEO DI STORIA ED
ARTE che, con ingresso da via Cattedrale (ma presto si tornerà ad accedervi dal
sagrato della Cattedrale) vi farà scoprire delle autentiche meraviglie, dalla
collezione egizia, una delle più importanti d’Italia, con mummie e sarcofagi, all’eccezionale
raccolta preistorica, alla sala romana, al bellissimo Orto Lapidario dove vi
farete ammaliare dalla luce intensa del tempietto neoclassico dedicato a Winckelmann.
Vi verrà voglia di fermarvi in giardino, per cui calcolate che in Castello
dovrete passarci almeno due ore.
Se salendo in automobile scoprite di non avere esaurito la voglia di conoscere i
luoghi della storia cittadina vi consigliamo di raggiungere la RISIERA DI SAN
SABBA dove da poco è stata restaurata la sala delle celle ed è stata allestita
una mostra che permette di leggere i graffiti lasciati dalle persone che ebbero
la sfortuna di passare per questo inferno.
Se invece avete visto solo una parte di quello che vi
abbiamo suggerito (e non dimenticate che ci sono i Musei scientifici, il Museo
di Storia Naturale di via Tominz, l’Acquario marino, il Museo del Mare!),
conservate questo foglietto e completate il giro in una delle prossime
domeniche (quando saranno stati riaperte le sale del Novecento del
Revoltella, ma anche il Museo del Risorgimento, e sarà stato inaugurato il Museo
Henriquez)
Buona visita!
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