Per "Interno con figure", mercoledì 23 gennaio c'è Francesco Gizdic
Mercoledì 23 gennaio 2013, alle ore 17.30, presso la sala “Bobi Bazlen”
di palazzo Gopcevich in via Rossini 4 a Trieste, nell’ambito del ciclo di
conversazioni "Interno con figure. I
mercoledì della Fototeca & dei Civici Musei di Storia ed Arte" si
terrà l’incontro "Gli alfabeti della natura" a cura di
Francesco Gizdic.
Ufficialmente l’invenzione dell’alfabeto risale a poche migliaia di anni fa. In realtà i caratteri alfabetici sono utilizzati fin da tempi immemorabili. Tempi talmente lontani che probabilmente non c’era nessuno sulla Terra a leggere quei segni. Proviamo a farlo ora, cercando i frammenti del libro della Natura, che i capricci del caso, l’estro comunicativo di una divinità bizzarra o le leggi della fisica che stanno dietro a ogni cosa hanno disseminato attorno a noi. (......>)
È così che possiamo trovare alfabeti pressoché ovunque: nelle nuvole, nella schiuma del mare, sulle cortecce degli alberi, così come nella malta, nel cemento e nella vernice scrostata, a dimostrazione che anche nel grigio più profondo delle nostre città, nel regno apparentemente incontrastato del razionale e dell’artificiale c’è spazio per l’imprevisto, il sorprendente, il meraviglioso. Non è possibile fermare la forza dirompente della Natura. La Natura è sempre presente, anche se a volte agisce in incognito.
Ufficialmente l’invenzione dell’alfabeto risale a poche migliaia di anni fa. In realtà i caratteri alfabetici sono utilizzati fin da tempi immemorabili. Tempi talmente lontani che probabilmente non c’era nessuno sulla Terra a leggere quei segni. Proviamo a farlo ora, cercando i frammenti del libro della Natura, che i capricci del caso, l’estro comunicativo di una divinità bizzarra o le leggi della fisica che stanno dietro a ogni cosa hanno disseminato attorno a noi. (......>)
È così che possiamo trovare alfabeti pressoché ovunque: nelle nuvole, nella schiuma del mare, sulle cortecce degli alberi, così come nella malta, nel cemento e nella vernice scrostata, a dimostrazione che anche nel grigio più profondo delle nostre città, nel regno apparentemente incontrastato del razionale e dell’artificiale c’è spazio per l’imprevisto, il sorprendente, il meraviglioso. Non è possibile fermare la forza dirompente della Natura. La Natura è sempre presente, anche se a volte agisce in incognito.
Francesco Gizdic collabora
da alcuni anni con un mensile locale, “Konrad”. Lavora invece presso
l'“Immaginario Scientifico” in qualità di costruttore, riparatore e inventore
di materiali didattici ed espositivi. Ho realizzato nel 2009 una mostra
fotografico/scientifica sul mondo delle nuvole e dei fenomeni atmosferici
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