14 aprile, ingresso libero per i residenti, l'offerta del Museo teatrale


“Theatrum instrumentorum”, la ricerca del suono perduto
Anche il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” è «casa mia» in occasione della seconda domenica del mese, con l’ingresso gratuito ai musei comunali per i residenti. Per l’apertura di domenica 14 aprile, riflettori puntati sull’esposizione in chiave didattica di strumenti antichi allestita a cura del Dramsam – Centro Giuliano di Musica Antica di Gorizia.
La mostra è visitabile nell’orario di apertura del Museo, dalle 9.00 alle 19.00.
Alle 18.00 avrà luogo una visita guidata con esemplificazioni sonore, a cura di Paolo Cecere.
La mostra si compone di una raccolta di strumenti musicali ricostruiti (ovvero dei quali non si è conservato nessuno strumento originale) e una parte di copie da originali. >>>



La ricostruzione degli strumenti esposti si è realizzata tenendo conto di alcune esigenze primarie, vale a dire la volontà di utilizzare materiali costruttivi simili a quelli impiegati all'epoca e analoghe tecniche costruttive, assolutamente necessarie affinchè questi strumenti siano effettivamente in grado di "suonare", quindi utilizzabili per riprodurre la musica delle raccolte medievali.

Le leggi della fisica acustica non sono considerabili come mutabili o determinate culturalmente, quindi le forme e le proporzioni dettate dalle fonti pittoriche, unite alle caratteristiche proprie dei materiali impiegati, nonché ad un accurato lavoro artigianale, possono effettivamente averci consegnato oggetti musicali molto simili agli originali e in grado di produrre suoni, con buona approssimazione, somiglianti a quelli degli strumenti perduti.

I teorici medievali, a margine di una lunga serie di teorie discutibili o limitative, ci hanno anche lasciato una serie di nozioni fondamentali, definendo modi e scale musicali, intonazioni e accenni di prassi esecutiva che hanno contribuito non poco all'individuazione di tutta una serie di caratteristiche essenziali allo strumento per fare la musica del Medioevo.

Un lavoro lungo e complesso che non può dirsi certamente ancora concluso, che tuttavia già sta dando risultati apprezzabili non solo dal punto di vista della ricostruzione, ma anche da quello del godimento estetico di una musica - e di sonorità che ne sono parte integrante - che, pur venendo da lontano nel tempo, può oggi apparirci nuova e intimamente bella.

La mostra è organizzata secondo alcuni criteri fondamentali e rivolge la sua attenzione specifica agli strumenti storicamente compresi tra X e XVII secolo:

-famiglie strumentali: strumenti a corda (cordofoni), strumenti a fiato (aerofoni), strumenti a percussione: criterio basato sul principio distintivo di produzione primaria del suono;

-criteri di produzione del suono (strumenti a pizzico, a percussione, ad ancia, ad arco, ecc.);
-criterio storico ovvero organizzazione secondo un ordine suggerito dal divenire storico.

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